lunedì 19 dicembre 2011

Una chiacchierata con Monica Fairview su The Other Mr Darcy

È un vero onore per noi Lizzies poter ospitare nel nostro salotto Monica Fairview, l'autrice di uno dei più begli spin-off/sequel che abbiamo letto di recente, The Other Mr Darcy!
Dopo aver letto le nostre recensioni, Ms. Fairview ci ha gentilmente concesso questa magnifica intervista, che parla di lei e del libro che abbiamo letto, e che vi consigliamo vivamente di leggere, sperando che ci sia una Casa Editrice Italiana che lo traduca presto (come tutti gli altri libri della signora Fairview!)
Benvenuta nel nostro salotto, Ms Fairview!

Monica Fairview: Prima di cominciare l'intervista, volevo dirvi quanto mi sia piaciuto leggere le vostre recensioni di The Other Mr Darcy. Sono state davvero intelligenti e penetranti, e ho ridacchiato spesso per ciò che dicevate, perché avevate capito chiaramente ciò che pensavo mentre scrivevo il libro! Avete portato alla luce cose che davvero pochissime persone avevano notato, il che è fantastico!
1) Da dove è nata l'idea per scrivere The Other Mr Darcy?
M.F.: L'ho scritto perché sentivo di voler presentare il punto di vista di Caroline Bingley.  
Credo che Orgoglio e Pregiudizio sia stato più clemente con Wickham di quanto avrebbe dovuto essere, e più severo del dovuto con Caroline Bingley. Perché sembra che Caroline Bingley sia la cattiva della situazione?
Sentivo anche che volevo conoscerla meglio. La mia domanda iniziale è stata: 
Come mai Darcy trascorreva tanto tempo non solo con il suo amico Bingley, ma anche con Caroline? Anche più avanti nel romanzo, la invita a Pemberley. Dunque, non poteva essere una persona così malvagia.
Anna Chancellor - Caroline Bingley Pride and Prejudice 1995
2) Quali criteri ha usato per creare la 'Versione Americana di Darcy'?
M.F.: Non era inconsueto in quei giorni di avere membri dell'aristocrazia Inglese a cavallo di entrambe le coste dell'oceano, specialmente se facevano parte dell'esercito o della marina. Pensavo che sarebbe stato affascinante esaminare come sarebbe apparso Mr Darcy, sempre così appropriato, e il perfetto esempio del gentlemen britannico, rispetto a un suo cugino  americano. Ho vissuto a Boston per diversi anni, e sono appassionata della storia dei "Boston Brahmins" (facoltose famiglie, che costituiscono una parte integrante del nucleo storico alla base della storia della East Coast americana). Volevo scrivere qualcosa che mettesse a confronto le due realtà, e Robert era perfetto per lo scopo, con il suo atteggiamento favorevole agli inglesi, che deve essere stato malvisto, dal momento che era in corso una guerra.

3) Perché ha scelto proprio Caroline Bingley come eroina?
M.F.: Speravo di riuscire a guardare oltre lo strato superficiale del personaggio di società, per scoprire chi fosse al di sotto. Al contrario di Elizabeth, non si trattava della figlia di un gentleman. Il denaro della sua famiglia proveniva dal commercio, cosa che non era considerata proprio accettabile nei circoli sociali in cui si muove Darcy. Che impatto poteva avere ciò su di lei e sulle sue relazioni sociali? Volevo arrivare a conoscere Caroline al di sotto della facciata.

4) Quando si parla di caccia o di pesca, o dell'essere vegetariani (cap. 13), o del difendere l'onore con un duello (cap. 18), la reazione di Caroline è sorprendente: sembra essere contro l'uccisione degli animali, esattamente come degli uomini. Molto anti-conformista (mentre si sa che lei era la regina del conformismo). Questa è una prova del suo cambiamento? Che il ghiaccio comincia a sciogliersi?
M.F.: Il suo conformismo dipende dal fatto che non appartiene alla classe più elevata, e dunque teme di deviare e di richiamare l'attenzione sulla sua "diversità". Una volta che inizia a lasciarsi andare, scopre cose sorprendenti su se stessa. Sotto l'influsso di Robert, non ha paura di mostrare ciò che davvero pensa. Robert è la persona giusta per lei, per aiutarla a staccarsi dal conformismo severo che si è autoimposto. Se non fosse arrivato lui, niente l'avrebbe sciolta. 

5) Abbiamo scoperto fra i suoi blog che due di essi sono intitolati a Caroline Bingley. Ha intenzione di utilizzarla nuovamente come protagonista di un romanzo?
M.F.: Non ho pensato ancora a niente di definito, ma mi piacerebbe!
Clark Gable e Vivien Leigh in Via col vento 1939
6) LizzyS ha notato che la scena iniziale del romanzo richiama fortemente Via col vento. È stata una casualità o lo ha fatto di proposito, come omaggio a Margaret Mitchell?
M.F.: Mi piaceva il richiamo. Ho sempre amato la schermaglia iniziale fra Rossella e Rhett. In The Other Mr Darcy, la scena doveva essere umoristica nelle mie intenzioni. Caroline non somiglia affatto a Rossella O'Hara, cosicché la scena risulta assurda e piuttosto ironica, perché Caroline dovrebbe essere formale, ma invece non lo è. Il conflitto fra ciò che una persona si suppone che sia e ciò che è in realtà compare in entrambe le scene. Ma ciò che è più importante, il fatto che Robert Darcy sia già stato testimone di come Caroline sia in realtà, fa uscire allo scoperto un altro aspetto di Caroline. La fa sbilanciare fin dal primo momento, e da allora, quando Robert è nei dintorni, non riuscirà più a rimettersi in equilibrio.

Jeremy Northam in alcuni film in costume (The Wislow Boy, Possession ed Emma)
7) Quale attore del presente o del passato potrebbe interpretare Mr Robert Darcy?
M.F.: Rimarrò fra gli attori degli adattamenti in costume, e farò finta di essere un po' più giovane. Credo che Jeremy Northam sarebbe una buona scelta. Ho amato il suo personaggio in The Winslow Boy (Il caso Winslow 1999). Oppure JJ Feilds - Henry Tilney in Northanger Abbey. Mi piace quel luccichio birichino nei suoi occhi.
J J Feild e Felicity Jones in Northanger Abbey
8) Cosa può dire dei personaggi secondari? È stata influenzata dal modello dei personaggi di Jane Austen nel delinearli? (Mr e Mrs Olmstead, che sembrano richiamare Mrs Jennings, per esempio).
M.F.: Le vostre domande sono molto perspicaci, devo dire! Sì, decisamente c'era un po' di Mrs Jennings. La amo, e voi? Volevo davvero rimanere vicina il più possibile ai personaggi di Jane Austen, ma ho dovuto cercare in altri romanzi quel che mi occorreva. Sono felicissima che l'abbiate colto!
Elizabeth Spriggs - Mrs Jennings Ragione e Sentimento 1995 di Ang Lee
9) È un'appassionata di scacchi, oppure tutti quei dettagli sui pezzi antichi e pregiati sono dovuti ad un'accurata ricerca storica?
M.F.: Mi piacciono gli scacchi, ma non sono una brava giocatrice. Mi piacerebbe davvero diventare più brava. Ho fatto moltissime ricerche per trovare il genere di scacchiera da adoperare. Pensavo che il tipo di pezzi degli scacchi potevano essere importanti per far conoscere meglio i personaggi, in particolar modo, il padre di Caroline, che non si vede mai.
10) Sappiamo che scrive su un blog che si chiama Books in a Ballroom (libri in una sala da ballo). Come mai ha scelto questo nome? A causa del discorso fra Elizabeth e Mary Bennet in Orgoglio e Pregiudizio o per un altro motivo?  (LizzyGee è una lettrice vorace ed anche una ballerina di danze standard; uno dei suoi sogni sarebbe di ballare a Blackpool, quindi è molto sensibile all'argomento!)
M.F.: LizzyGee -- Ti auguro tanta fortuna per la tua aspirazione, credo che sia un fantastico obiettivo.
Il nome del mio blog viene dal capitolo 18 di Orgoglio e Pregiudizio, il ballo a Netherfield-- dalla conversazione fra Lizzy e Mr Darcy. Credo che sia particolarmente significativa, perché la prima volta che Darcy sembra davvero prestarle attenzione è la prima volta che Lizzy è a Netherfield, quando c'è la famosa scena con Caroline. Durante quella scena infatti Lizzy legge, e la lettura è uno degli argomenti trattati. Al ballo di Netherfield, di nuovo, viene tirato fuori questo argomento. Mi piace particolarmente lo scambio fra Lizzy e Darcy:
"Abbiamo già provato con due o tre argomenti senza successo, e di che cosa parleremo in seguito non riesco a immaginarlo.""Che cosa ne pensate dei libri?" disse lui, sorridendo."Libri? Oh! no. Sono certa che non leggiamo mai gli stessi, o non con gli stessi sentimenti.""Mi dispiace che la pensiate così; ma se questo è il caso, almeno non avremo penuria di argomenti. Possiamo confrontare le nostre diverse opinioni.""No, non posso parlare di libri in una sala da ballo; ho sempre la mente piena di altre cose." "In queste occasioni vi occupate sempre del presente, non è vero?" disse lui, con uno sguardo dubbioso."Sì, sempre", replicò lei, senza sapere ciò che stava dicendo, poiché i suoi pensieri vagavano lontani da quell'argomento" (Traduzione di G. Ierolli)
Il ballo di Netherfield - Pride and Prejudice 2005 di Joe Wright
È un breve scambio talmente buffo, che mostra un Darcy che si sforza davvero di coinvolgerla in una conversazione, mentre lei è volubile e ritrosa.
Un altro motivo per cui ho usato questo nome è perché le sale da ballo sono la quintessenza del periodo Regency -- uno dei motivi dell'enorme fascino di Orgoglio e Pregiudizio. La gente anela all'eleganza e alla bellezza delle sale da ballo. C'è l'atmosfera delle fiabe in esse. Anche i libri ci possono trascinare, come un valzer, in un mondo diverso. Eppure mettendo insieme le due cose, il risultato è assurdo. Sono due cose che non si possono collegare fra loro.

11) Lo scorso Ottobre è stato Pubblicato Jane Austen made me do it (È Jane Austen la mia Musa). Esso comprende il suo racconto dal titolo Nothing less than Fairy Land (Nient'altro che il paese delle Fate). Sappiamo che è ispirato ad Emma di Jane Austen. Può aggiungere qualcosa a riguardo?
M.F.: Non voglio dire troppo, ma è il diretto prosieguo di Emma. Diciamo solo che le cose non andranno lisce come sperava Emma, quando Mr Knightley si trasferisce ad Hartfield. 
12) Ci può far conoscere i suoi progetti per il futuro? Crede che i fan italiani possano sperare di leggere i suoi romanzi tradotti in italiano?
M.F.: Mi piacerebbe moltissimo che i miei romanzi fossero tradotti in Italiano. Credo che voi potreste essere le persone più indicate per tradurli, dal momento che avete compreso tanto bene il mio romanzo! Anche il mio editore ne sarebbe felice. 

Grazie per avermi ospitata su Old Friends and New Fancies. È stato un piacere rispondere alle vostre domande perspicaci. 

Con il proponimento di leggere presto The Darcy Cousins (progettiamo di programmare un Gruppo di Lettura il prossimo anno per festeggiare il Bicentenario di Orgoglio e Pregiudizio), e tutti i suoi libri, speriamo di ospitarla nuovamente al più presto nel nostro umile salotto, per parlare di Jane Austen, dei suoi libri e dei suoi deliziosi sequel, Ms Fairview.

La ringraziamo immensamente per la sua gentilezza
This is the original text of the interview:

Before I start the interview I wanted to say how much I enjoyed reading your reviews of The Other Mr. Darcy. The reviews were very intelligent and insightful, and I chuckled at several things that you said because you clearly knew what I was thinking when I wrote the novel! You brought out things very few people noticed, which was wonderful!

1) Why did you think to write The Other Mr Darcy?
I wrote it because I felt I wanted to represent Caroline Bingley's viewpoint. I think Pride and Prejudice was more forgiving of Wickham than it should be, and harsher with Caroline Bingley than it should be. Why is Caroline the Villain of the piece? I also felt I wanted to know more about her. My initial question was this: How was it that Darcy spent so much time not only with his friend Bingley but also with Caroline. Even later in the novel he invites her to Pemberley. She couldn't have been such a bad person.

2) Which principles did you employ to make up the 'Darcy American Version'?
It wasn't unusual those days to have members of the English aristocracy straddling both sides of the ocean, especially if they were in the army or navy. I thought it would be fascinating to explore how Mr. Darcy, so very proper and the perfect example of a British gentleman, would appear in comparison to an American cousin of his. I lived in Boston for several years, and I have an interest in the history of the "Boston Brahmins". I wanted to write something that juxtaposed the two, and Robert was perfect for that, with his very pro-British attitude, which must have been unpopular when there was a war going on.

3) Why did you choose Caroline Bingley as your heroine?
I was hoping to look beyond the superficial social persona to discover who she was underneath. Unlike Elizabeth, she wasn't born a gentleman's daughter. Her family's money comes from trade, which was not quite acceptable in Darcy's social circles. What impact did that have on her and her social relations? I wanted to get to know the real Caroline behind the facade.

4) When talking about hunting and fishing, or being vegetarian (chap. 13), or defending a man's honour with duels (chap. 18), Caroline's reaction is surprising: she seems to be against killing animals as well as people. Very unconventional (while she is known to be the queen of conventionalism). Is it the evidence that she is changing? That her ice is melting?...
Her conventionality comes from the fact that she doesn't belong to the upper class, so she is afraid to deviate and draw attention to her "difference". Once she starts letting go, she discovers surprising things about herself. Under Robert's influence, she's not as afraid to show what she really thinks. Robert is just the right person for her, to help her break away from her strict self-imposed conventionality. If he hadn't come along, nothing would have thawed her. 

5) We found out among your blogs two of them named after Caroline. Do you have a mind to make her once again the heroine of a novel?
I don't have anything definite at this, but I would like to!

6) LizzyS noticed that the opening scene of the novel suggests another scene from 'Gone with the wind'. Was it a matter of coincidence, or you made it on purpose, as a tribute to Margaret Mitchell?
I enjoyed the echo. I've always loved that initial clash between Scarlett and Rhett. In The Other Mr. Darcy, I intended the scene to be humorous. Caroline is nothing like Scarlett O'Hara, so the scene is in many ways incongruous and certainly ironic, because Caroline is supposed to be very proper, unlike Scarlett. Of course, Scarlett is supposed to be proper, too, but she isn't. This conflict between what someone is meant to be like and what they're really like is present in both scenes. But most importantly, the fact that Robert Darcy has already witnessed what Caroline is really like brings out another side of Caroline -- it throws her off right from the first moment, and she never really recovers her equilibrium when she's around Robert.

7) Who, among present and past actors could be the one to play the role of Robert Darcy?
I’ll stick to the costume drama actors, and pretend they’re a bit younger.  I think Jeremy Northam would be a good choice. I loved his character in "The Winslow Boy". Or JJ Feilds -- he played Henry Tilney in Northanger Abbey. I like that mischievous twinkle to his eye.

8) What can you say about the supporting characters? Were you influenced by Austen's characters in drawing them? (We think we spotted a bit of Mrs Jennings in Mr and Mrs Olmstead, for example).
Your questions are very insightful, I have to say! Yes, Mrs Jennings was definitely there. I love her, don't you? I really wanted to stick to Jane Austen's characters as much as I could, but found I had to go to other novels to find them. I'm so glad you picked up on that!

9) Are you keen on chess, or all the particulars about the historical valuable chessboards were the result of a deep historical inquire?
I love chess, but I'm not a good player, unfortunately. I would love to really get into it. I did a lot of research to find out which chess boards I wanted to use. I thought of the chess pieces as important in revealing  the characters, especially Caroline's father, whom we never see.

10) We know you write on a blog called Books in a Ballroom. Why did you choose this name? Because of something Elizabeth and Mary Bennet say in Pride and Prejudice or for another reason? (LizzyGee is a voracious reader, and a ballroom dancer, too; one of her dreams would be to dance in Blackpool! So she is very sensitive to this subject!)
LizzyGee – I wish you luck in your ambition. I think it’s a wonderful one.
The title of my blog comes from Chapter 18 of Pride and Prejudice, the Netherfield Ball -- from the conversation between Lizzy and Mr. Darcy. I think it's particularly significant because the first time Darcy seems to really pay her attention is when she first stays in Netherfield, and there is that famous scene with Caroline. During that scene, the fact that Lizzy reads one of the topics discussed. At the Netherfield Ball, too, the subject comes up. I love this exchange between her and Darcy:
“We have tried two or three subjects already without success, and what we are to talk of next I cannot imagine."
"Books -- oh! no. I am sure we never read the same, or not with the same feelings.""I am sorry you think so; but if that be the case, there can at least be no want of subject. We may compare our different opinions." "No-- I cannot talk of books in a ball-room; my head is always full of something else." "The *present* always occupies you in such scenes--does it?" said he, with a look of doubt.
"Yes, always," she replied, without knowing what she said, for her thoughts had wandered far from the subject.”
It's such a funny little exchange, showing that Darcy is genuinely trying to engage her in conversation, while she is being very flighty and coy.
Another reason I used the name is because ballrooms are so quintessentially Regency -- and account for so much of the appeal of Pride and Prejudice. People yearn for the elegance and beauty of the ballroom. It has a fairy tale feel to it. Books, too, can sweep us, like a waltz, into a different world. Yet put the two together and again, you have something incongruous. You wouldn't associate them with each other.

11) Last October Jane Austen Made Me do it was released. It includes your short-story Nothing less than Fairy Land. We know it is based on Jane Austen's Emma. Can you tell us something more about it?
I don't want to say too much, but it's direct continuation of Emma. Let's just say things don't go as smoothly as Emma would have liked when Mr. Knighley moves into Hartfield.

12) Can you tell us your plans for the future? Do you think Italian fans can hope to read your novels in Italian?
I would love to have my novels translated into Italian. I think you would be the perfect people to do it, since you understood my novel so well! My publisher would love it as well.

Thank you for having me on Old Friends and New Fancies. It was a real pleasure answering your perceptive questions.

Making a resolution to read soon The Darcy Cousins (we're planning to have a reading group next year to celebrate Pride and Prejudice Bicentenary), and all of your books, we hope to host you as soon as possible once again in our humble parlour, to talk about Jane Austen, her books and your delicious sequels.
We thank you very very much for your kindness
The Lizzies

8 commenti:

  1. Thank you, The Lizzies, for the interview. I had fun with it.

    RispondiElimina
  2. That was a fun interview to read. I read 'The Other Mr. Darcy' earlier this year and loved it. The scene at the beginning reminded me of the Gone With the Wind scene too.

    Thanks for translating your posting into English, Lizzy Gee/Gabriella Parisi. And thank you to all the Lizzies for the invitation at Austen Authors.

    RispondiElimina
  3. @Monica Fairview: Thank you so much!!! I really loved your Caroline Bingley! :D

    @Sophie Rose: Welcome in our Parlour! :) Thank you for your comment!

    LizzyP

    RispondiElimina
  4. Sophia Rose: thank you for reading this interview and for your compliments. I didn't translate the interview into English, though! I had to translate it into Italian (unfortunately Monica doesn't speak Italian yet! But we'll see to make up for it!)
    You can read the interviews to Jane Odiwe and Amanda Grange in English, too, if you like. You can find the links upside, on the left! ;)

    RispondiElimina
  5. Thank you Gabriella! I did read the other interviews and enjoyed them.

    I must read Jane Odiwe's book 'Willoughby's Return' now that I have read the interview.

    RispondiElimina
  6. Yes, @Sophia Rose, you definitely have to read it! What a pity you didn't join our reading group in September!

    RispondiElimina
  7. Thank you @Monica Fairview from me too, for your interview and... your books! I really enjoyed your point of view on Caroline Bingley, the "unexpected" heroine!

    LizzyS

    RispondiElimina

"È solo un romanzo...o, in breve, un'opera in cui i più grandi poteri della mente vengono esercitati, in cui la più profonda conoscenza della natura umana, la più felice delineazione della sua varietà, le più vivaci effusioni di arguzia e umorismo sono trasmesse al mondo nel miglior linguaggio possibile."

L'Abbazia di Northanger

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

Share US!

Share The Lizzies!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...