venerdì 24 maggio 2013

Recensione "Georgiana Darcy's Diary" di Anna Elliott

Carissimi Lettori e Amici di Old Friends & New Fancies,
vi presentiamo oggi un sequel delizioso, scritto sotto forma di diario che ha allietato alcuni pomeriggi in questo periodo di prolungamento dei festeggiamenti del Pride and Prejudice Bicentenary.
Si tratta di Georgiana Darcy's Diary di Anna Elliott, che ci presenta la giovane sorella di Mr Darcy come noi Janeites l'abbiamo sempre immaginata, forse anche meglio!


SCHEDA LIBRO
Autore: Anna Elliott
Titolo: Georgiana Darcy's Diary
Sottotitolo: Jane Austen's Pride and Prejudice continued 
Serie: Pride and Prejudice Chronicles
Casa Editrice:Wilton Press
Pagine: 234
Data Pubblicazione: 20 aprile 2011
Descrizione: La sorella di Mr Darcy cerca il suo "... e vissero felici e contenti".
Corre l'anno 1814 e a Pemberley è primavera. Elizabeth e Mr Darcy sono sposati. Ma ora una nuova storia d'amore è nell'aria, insieme all'alta moda, le maniere eleganti, gli scandali, gli inganni e la magnifica speranza di un amore vero e duraturo. 
La timida Georgiana Darcy è felice di non essersi sposata e di essere rimasta a vivere con suo fratello e la sua sposa. Ma la favola di Elizabeth e Darcy ricorda quotidianamente a Georgiana di non aver trovato il suo vero amore. E che forse non accadrà mai, dal momento che è convinta che l'unico uomo di cui le importi davvero non ricambierà mai il suo amore. La tirannica zia di Georgiana, Lady Catherine de Bourgh, ha deciso che la ragazza debba sposarsi, e ha stilato una lista di scapoli raccomandabili. Ma quali corteggiatori sono sinceri e quali sono interessati semplicemente alla fortuna di Georgiana?
Georgiana dovrà imparare a seguire il suo cuore e a fare affidamento sul suo coraggio, perché dovrà affrontare il ritorno dell'uomo che potrebbe distruggere la sua reputazione e rovinare il lieto fine, proprio quando finalmente è alla sua portata.
Georgiana Darcy's Diary è il primo libro delle Pride and Prejudice Chronicles ed è adatto a tutte le età.


RECENSIONE di LizzyGee
La Georgiana che amiamo

Questo diario di Georgiana è un vero e proprio gioiellino, perché nell'arco di pochi giorni (poco più di un mese, da fine aprile ai primi di giugno) vediamo la giovane maturare sotto i nostri occhi e rendersi conto del suo vero valore, che non è solo una dote di 30.000 sterline! 
A Pemberley ci sono numerosi ospiti: zia Catherine de Bourgh cerca un buon partito per la nipote e ha invitato numerosi scapoli appetibili. Ma molti di loro la trovano noiosa e la corteggiano solo per la sua fortuna. La nostra eroina dovrà dunque rivivere ancora una volta l'umiliazione di essere considerata solo per il suo patrimonio anziché per il suo vero valore, dopo la terribile esperienza con George Wickham.
Ormai Georgiana ha 18 anni ed è decisa a lasciarsi dietro la timidezza, quella timidezza che, unita all'innata bontà d'animo, l'ha sempre spinta ad acconsentire a qualsiasi proposta le venisse fatta; una debolezza che l'ha quasi rovinata quando, quindicenne, aveva accettato di fuggire con Wickham, seppure a malincuore. L'arrivo provvidenziale del fratello a Ramsgate era stato accolto, in quella circostanza, come una vera e propria benedizione, un modo per sfuggire alle pretese di Wickham senza dovergli opporre quel rifiuto che, la fanciulla credeva, avrebbe addolorato il suo amico d'infanzia. Ma Georgiana si è dovuta rendere conto che tutta la sua considerazione per i sentimenti di Wickham era inutile, dal momento che il mascalzone cercava solamente la vendetta nei confronti di suo fratello e i suoi soldi.
Jennifer Ehle ed Emilia Fox, Pride and Prejudice 1995
Bellissimo il rapporto che la giovane sviluppa con la cognata Elizabeth:
It seems strange, now, to think that I almost dreaded my brother marrying Elizabeth. Not that I did not like her ― because I did like her very much, right from the first time I was introduced to her. It was just that she was a stranger, moving into our family and our home. At least, that was how it felt to me at the time.I have always hated change. I think it started when my mother died ― but now, and for as long as I can remember, I have felt a sick, hollow feeling every time a round of changes comes. [...] But Elizabeth is not at all a stranger anymore ―  he feels almost like the sister I used to wish for when I was small. And ― though it seems disloyal to say it ― I can speak to her much more easily than I can to my brother.
Sembra strano, adesso, pensare che quasi temevo il matrimonio di mio fratello con Elizabeth. Non che non mi piacesse ― perché mi è piaciuta moltissimo fin dal primo momento che mi è stata presentata. È solo che era una sconosciuta, che entrava a far parte della nostra famiglia e della nostra casa. Almeno, questo era ciò che mi sembrava all'epoca. Ho sempre odiato i cambiamenti. Credo che sia iniziato con la morte di mia madre ― ma adesso, e da quando riesco a ricordare, provo una nauseante sensazione di vuoto ogni volta che si presenta una fase di cambiamento. [...] Ma Elizabeth non è più una sconosciuta ― mi sembra quasi la sorella che avrei desiderato quando ero piccola. E ― sebbene sembri sleale dirlo ― riesco a parlare con lei più facilmente di quanto non faccia con mio fratello.
Questo è solo uno dei piccoli esempi dell'anima semplice e generosa di Georgiana, che si mette a nudo in queste pagine. È la Georgiana che tutti immaginiamo da Orgoglio e Pregiudizio: niente affatto orgogliosa, né noiosa, ma dolce, altruista e piena di gioia di vivere. E nell'arco di tempo in cui si svolgono le vicende di questo diario, riuscirà a vincere anche la sua timidezza, tirando fuori dal guscio anche la sventurata cugina Anne de Bourgh.
I looked at her and wondered if this was what happened when you spent a lifetime under my aunt's thumb, being ordered around as though you were five years old. You never got the chance to stop behaving as though you were five.That was what Anne reminded me of: a sulky, spoiled five-year-old, too occupied with herself to even think of good manners. 
La guardai e mi chiesi se questo era ciò che accadeva a trascorrere una vita intera sotto la dominazione di mia zia, a ricevere continuamente ordini come un bambino di cinque anni. Non c'era neanche la possibilità di smettere di comportarsi da bambino di cinque anni. Questo è ciò che Anne mi ricordava: una ragazzina di cinque anni imbronciata e viziata, troppo concentrata su se stessa per interessarsi anche delle buone maniere.
Anthony Calf, Colonel Fitzwilliam in Pride and Prejudice 1995
Unico appunto da fare ad Anna Elliott è la libertà che si è presa riguardo all'età del Colonnello Fitzwilliam (che qui si chiama Edward). In questo romanzo il Colonnello è un anno più giovane di Mr Darcy, mentre invece la stessa Austen ci rivela (capitolo 30 di Pride and Prejudice) che egli ha circa trent'anni quando Darcy ne ha ventisette/ventotto. Del resto, se fosse come sostiene la Elliot, verrebbe meno la motivazione per la custodia congiunta di Georgiana, perché se Mr Darcy senior ha lasciato come tutore anche il nipote, oltre al figlio, sarà probabilmente stato perché Darcy era ancora minorenne all'epoca della sua morte; al contrario del Colonnello, che invece aveva già superato i ventun anni. 
La licenza che la Elliott si è presa, però, coincide con un'età più vicina a quella della cugina, che consente una maggiore affinità fra i due personaggi.

Un romanzo di formazione sotto forma di diario, che ci riempie di tenerezza e di simpatia per un personaggio che in Orgoglio e Pregiudizio è quasi muto, ma che qui si esprime con una spontaneità e una dolcezza che conquistano. E non vedo l'ora di leggere il seguito! 

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"È solo un romanzo...o, in breve, un'opera in cui i più grandi poteri della mente vengono esercitati, in cui la più profonda conoscenza della natura umana, la più felice delineazione della sua varietà, le più vivaci effusioni di arguzia e umorismo sono trasmesse al mondo nel miglior linguaggio possibile."

L'Abbazia di Northanger

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